Una mattina di inizio giugno siamo partiti per un tour di 4 giorni alla scoperta di alcune bellezze umbre, e la prima tappa che abbiamo scelto è stata quella di Orvieto. Già dall’autostrada si può scorgere il carattere dominante e maestoso della città, che si trova in cima ad una rupe di origine tufacea.
Parcheggiamo a fondo valle e raggiungiamo il centro grazie ad uno dei tanti accessi pedonali dei quali la città è dotata (funicolari, ascensori,scale mobili). Appena iniziamo a girovagare per la città veniamo sorpresi da un leggero temporale che ci costringe ad optare per l’immediata visita del famosissimo Pozzo di San Patrizio.
Pozzo di San Patrizio
La cosa che ci colpisce di più oltre alla sua profondità ed ai suoi 72 finestroni , è sicuramente la struttura, capolavoro di ingegneria, che presenta due rampe, una d’ingresso ed una di uscita completamente autonome. Questa fu progettata nell’antichità per consentire ai muli che trasportavano l’acqua di non ostacolarsi nei rifornimenti.
Anche il nome stesso del pozzo ci desta molte curiosità, infatti la domanda che ci sorge spontanea è: come mai è stato scelto il nome Patrizio?
Il nome originario in realtà era Pozzo della Rocca, modificato successivamente, perché secondo una leggenda medievale veniva usato come “Purgatorio di San Patrizio”, in analogia con la cavità sotterranea dove il santo irlandese si ritirava a pregare.
Usciti dal Pozzo siamo accolti da uno splendido sole, che ci invita prima ad ammirare il panorama dalla Fortezza di Albornoz, e poi a fare una piacevole camminata per le vie del borgo, fino ad arrivare alla piazza che ospita il simbolo per la quale Orvieto è conosciuta in tutto il mondo: la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Facciata del Duomo di Orvieto
All’esterno l’elemento che spicca maggiormente è senza dubbio la sua facciata, infatti è una straordinaria sintesi di architettura ed arti decorative. L’interno a nostro parere non è all’altezza del suo aspetto esteriore, un po’ anonimo, eccezion fatta per la Cappella di San Brizio, che con i suoi affreschi rappresenta una delle più alte testimonianze della pittura italiana.
L’ultima tappa della giornata è la visita alla necropoli di Crocifisso del Tufo, che si trova nella parte bassa della città.
Necropoli di Crocifisso del Tufo
Questo sito risalente all'ottavo secolo a.c. è stato oggetto di scavi solo a partire dal 1800 con numerose interruzioni nel corso degli anni. Ad oggi ospita una serie di camere mortuarie di particolare interesse per il loro sistema urbanistico ma lasciate un po’ a se stesse; apprendiamo infatti, che gran parte dei resti ritrovati duranti gli scavi sono stati spartiti fra i Musei più importanti del mondo come il Louvre di Parigi ed il British di Londra.
Se avete un week end libero o qualche giorno di vacanza, lo splendido borgo di Orvieto può rappresentare una meta ideale per soddisfare le vostre voglie di scappare dalla ripetitiva quotidianità.
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